Om Mani Padme Hum mantra: è probabilmente il mantra di tradizione buddhista tibetana più popolare.
Om Mani Padme Hum lo troviamo scritto sulle bandierine tibetane, sulle ruote di preghiera e nelle pergamene al loro interno, nei templi buddhisti. Perché?
I tibetani hanno la convinzione che mettere in movimento il mantra scritto produce gli stessi effetti del pronunciarlo. Perché tale è la potenza dell’ Om Mani Padme Hum, che il solo fatto che venga accarezzato dal vento e diffuso nell’aria grazie alla rotazione delle ruote di preghiera è certezza di grandi benefici per tutti gli esseri senzienti, purificando il mondo intero dal karma negativo accumulato. Anche solo udirne la recita saltuaria può salvare da rinascite infelici e dolorose. La stessa recitazione saltuaria può aiutarci ad essere più tranquilli e di cuore aperto.
C’è un detto famoso: il Buddha della Compassione è talmente presente nella mentalità tibetana che ogni bambino, in grado di pronunciare la parola “mamma”, può anche recitare l’ OM MANI PADME HUNG.
Om Mani Padme Hum significato
Come tutti i mantra, anche l’ Om Mani Padme Hum non ha una vera e propria traduzione ma funziona per la vibrazione e il simbolismo che le sei sillabe rappresentano. Ma si sa… noi occidentali dobbiamo razionalizzare tutto e, allora, una traduzione potrebbe essere: Lode al Gioiello seduto nel Fior di Loto. E, anche con questa traduzione, abbiamo ampi margini di interpretazione! Perché… cosa simboleggia il Gioiello? Cosa Rappresenta il Fior di Loto?
“Om” è la contrazione di A-U-M. Queste tre lettere rappresentano il corpo, la parola e la mente. Imparando a conoscere e gestire azioni, parole e pensieri possiamo ambire a raggiungere il corpo, la parola e la mente pura ed elevata di un Buddha.
“Mani” significa “Gioiello”: proprio come un gioiello rimuove la povertà, il mantra rimuove la sofferenza. Perché rimuove gli ostacoli che mettiamo in moto attraverso pensieri, parole e azioni “scorretti” – cioè non “retti dal cuore”.
Il buddha della compassione
Questo Mantra, si ispira al Buddha Avalokiteshvara, il detentore della compassione buddhista. Ma sta ad indicare il gioiello prezioso che è nel Loto del Cuore di ognuno. Rappresenta quella Scintilla di Luce e Amore, quell’Essenza Divina, grazie alla quale ogni Essere è – in potenza – un Buddha (o potremmo dire un Santo o un Cristo). Ognuno è portatore di quella Luce, anche se ne è incosciente, anche se si comporta come un essere antipatico o spregevole… In ogni momento quel Gioiello si potrebbe manifestare! Questo Mantra esprime quella Pura Energia di Compassione che esiste in ogni essere. E c’è da considerare che la Compassione Buddhista è molto diversa da quella Cristiana: non è pietà, non è carità, non è patire con l’altro. È puro amore, è desiderio che ogni essere senziente possa raggiungere il grado massimo di libertà, che è Moksha, l’uscita dalla ruota del Samsara, l’Illuminazione, il Nirvana, la beatitudine. Per questa Compassione che è Amore Infinito, Avalokiteshvara, il Buddha della Compassione, rinuncia a godersi la meritata beatitudine e sceglie di “rimanere sulla soglia” per lavorare e mandare preghiere, luce, benedizioni a tutti gli Esseri senzienti, fintantoché anche l’ultimo di questi non avrà raggiunto l’illuminazione.
Simbolismo del Fior di Loto
“Padme” significa “Loto”. Il cuore viene visto come il loto. Figura ricorrente nel buddismo: ha la caratteristica di poter crescere anche in zone paludose senza che i suoi petali vengano “sporcati e intaccati” dal terreno fangoso. Il loto (Padme) è il Fiore Divino per eccellenza, simbolo della purezza, della bellezza, della Grazia, della Pace Divina e del distacco totale.
- Il Loto è testimonianza del Distacco dalle questioni meschine e “fangose” della materia: cresce, sì, nel fango ma non si fa sporcare; anzi, si eleva proprio grazie a quel fango nel quale affonda le radici e dal quale si nutre.
- Il Loto simboleggia la Saggezza di chi, grazie alla capacità di esercitare il corretto distacco, può dire: “sono nel mondo ma non vivo del mondo”.
- Il loto rappresenta la purificazione del nostro Karma: quando ripetiamo questo Mantra diamo origine alla perfetta unione con la Divinità evocata. Ognuno può connettersi con l’entità che sente più affine: un Santo a cui siamo devoti, un Buddha, Gesù, lo Spirito Santo, la Madre Divina, Dio, l’Universo Infinito… purché quell’immagine ci ispiri a raggiungere lo stato più elevato possibile di noi stessi.
“Hum” chiude il mantra nella perfezione, e significa ”concedi”: la mente onnisciente e le realizzazioni; simbolizza l’indivisibilità di metodo e conoscenza, di compassione e saggezza.
Om Mani Padme Hum YouTube, Video con Mudra
Om Mani Padme Hum Benefici
Gli insegnamenti relativi a questo mantra, formato da una sequenza di sei sillabe sacre, sono attribuiti al Buddha Amitabha, al Buddha Shakyamuni e a Padmasambhava (Guru Rinpoche). La loro pronuncia purifica da sentimenti negativi, protegge dalle negatività e dalle rinascite dei regni infelici.
Il loro significato simbolico, in questo contesto interpretativo, corrisponderebbe a:
- Oṃ (bianco) protegge dall’orgoglio quindi dal destino dei deva;
- Ma (verde) protegge dalla gelosia, quindi dal destino degli asura;
- Ṇi (giallo) protegge dall’ignoranza, quindi dal destino degli uomini.
- Pad (blu) protegge dall’ottusità e dall’oscurità mentale, quindi dal destino degli animali;
- Me (rosso) protegge dall’avidità, quindi dal destino dei preta;
- Hūṃ (nero) protegge dall’ira e dall’odio, quindi dal destino infernale.
La recitazione di questo Mantra, purificando le emozioni negative concede lo spazio per lo sviluppo di qualità importanti come la generosità, l’armonia, la resistenza, l’entusiasmo, la concentrazione e la comprensione.
Il mantra Om Mani Padme Hum garantisce
- sviluppo spirituale: per raggiungere il corpo, la parola e la mente pura ed elevata di un Buddha;
- trasmutazione di energie e sentimenti negativi in qualità importanti;
- protezione da qualsiasi forma di malattia, dolore, negatività;
- notevole Karma positivo;
- l’effetto di esaudire i desideri;
- aumento dell’intelligenza e della capacità di ricordare ciò che si è appreso.
Che tutti gli esseri possano essere felici, vivere in pace, lontano da sofferenza e malattia. Che ogni essere possa raggiungere la libera incommensurabile natura di un Santo, di un Buddha