QUANDO ARRIVA LA PRIMAVERA. 1-PASSEGGIARE

12 Mar 2017 | Meditazione, Respiro, Yoga

QUANDO ARRIVA LA PRIMAVERA. 1-PASSEGGIARE

da | Mar 12, 2017 | Meditazione, Respiro, Yoga | 0 commenti

Quando arriva la primavera devo sempre fare i conti con due istinti opposti che si impossessano di me

  • Il primo: dormire il piรน possibile, non tanto e non solo la notte, ma anche durante il giornoโ€ฆ mi prendono degli abbiocchi che, se non li assecondo, mi sembra di rischiare lo svenimento in pochi istanti.
  • Il secondo: uscire e stare allโ€™aperto il piรน possibile, godendo del clima piรน mite, della luce sempre piรน intensa, delle giornate sempre piรน lunghe.

Il frutto della mia esperienza รจ che quando, in questa stagione, assecondo lโ€™istinto di dormire, di fatto aumenta la mia stanchezza, cala il tono dellโ€™umore e fa capolino una sorta di senso di colpa, perchรฉ avrei potuto fare qualcosa di meglio per me. Al contrario, quando mi faccio forza e scelgo di uscire per qualche attivitร  – che costa magari un minimo di sforzo ma che mi piace – al mio rientro mi sento molto piรน energica e felice, con lโ€™entusiasmo di potermi dedicare ancora a molto altro.

La prima attivitร  che pratico e consiglio รจ la passeggiata.

Camminare produce un sacco di benefici fisici/fisiologici, giร  stradecantati in molti contesti (leggi per esempio lโ€™articolo).

Passeggiare, secondo me, significa attivare nella camminata tutta la consapevolezza possibile, sensoriale (5 sensi), intuitiva (6ยฐ senso) ed extra-sensoriale (7ยฐ senso), per vivere e godersi pienamente il momento.

Scegliere di nutrirsi di cose belle

  • posando gli occhi su scorci che mi incantano o scovando il bello nelle cose che sono giร  abituata a vedere;
  • annusando e assaporando lโ€™aria, cercando di distinguere i profumi e gli odori che contiene;
  • ascoltando i suoni della natura o il silenzio; percependo la luce e il tepore del sole sulla pelle.

Diventare piรน consapevole

  • Come cammino? Come appoggio i miei piedi a terra, qual รจ il ritmo del mio passo, cosa accade โ€“ in termini fisici ma anche emotivi e mentali โ€“ se decido di modificarlo, rendendolo piรน lento o piรน veloce?
  • Come respiro? Meglio respirare sempre dalle narici e percepire lโ€™aria che le attraversa: quando entra รจ piรน fresca e quando esce รจ piรน tiepida. Quali parti del mio corpo si riempiono e si svuotano di questโ€™aria (pancia, torace, clavicole o tutte tre e in quale sequenza)? Qual รจ il ritmo e la profonditร  di questo respiro? Questa รจ la forma di meditazione piรน semplice che ho a disposizione: ogni volta che mi accorgo che la mente viene distratta da qualche pensiero non attinente con quello che sto vivendo โ€“ succede ed รจ normale โ€“ con un sorriso e con pazienza la riporto alla percezione fisica del mio respiro, dellโ€™aria che attraversa le narici, facendo qualche conto di questo respiro.
  • Quali emozioni emergono? Potrei sentire gioia, stupore, senso di libertร  ma anche malinconia, tristezza, senso di colpa. In questa fase, evito di chiedermi โ€œperchรฉ?โ€ e di psicanalizzarmi, ma mi limito a โ€œsentireโ€ cosa emerge e in quale parte del corpo si manifesta questa sensazione.

Ciรฒ che conta davvero รจ re-imparare ad ascoltare, sentire, percepire e accogliere amorevolmente tutto ciรฒ che emerge, senza attese e senza giudizi, perchรฉ tutto รจ bene e non esiste in termini assoluti qualcosa di giusto o sbagliato.