LA DIETA PERFETTA: NON DI SOLO CIBO VIVE L’UOMO!

LA DIETA PERFETTA: NON DI SOLO CIBO VIVE L’UOMO!

da | Lug 21, 2017 | Dieta, Gratitudine, Meditazione, Respiro, Yoga | 0 commenti

Dieta! L’estate è ormai nel pieno ed è probabile che tu abbia sentito o pensato questa parola molte volte, magari associata al concetto di “prova-costume”.

Scommetto che la prima cosa che ti viene in mente, alla parola dieta, è un regime di controllo e di restrizione, su qualità e quantità degli alimenti, calorie, modalità di cottura…

Questa visione della dieta come sacrificio è un’aberrazione dei nostri tempi e della nostra società, che spesso rimane sulla superficie delle cose e pone la dieta come strumento principale per conquistare la forma fisica perfetta.

La dieta, in realtà, dovrebbe comprendere l’intero stile di vita che contribuisce a mantenerci in salute, in uno stato di totale benessere.

Dieta è tutto ciò che serve per “nutrire” l’essere vivente in ogni suo aspetto. Non solo alimentazione, quindi, perché noi ci nutriamo attraverso tante cose e l’alimento concreto, con le sue componenti fisico-chimiche ed energetiche, è solo uno degli aspetti da considerare; ci nutriamo anche di respiro, movimento, riposo, pensieri, luce, emozioni e sentimenti, relazioni… E il “come” – beviamo, mangiamo, respiriamo, ci muoviamo, riposiamo, pensiamo, ci relazioniamo, ecc. – conta spesso più del cosa. E tutto questo dovrebbe darci gioia.

Di diete ce ne sono tantissime: come faccio a sapere quale è la dieta migliore per me? La risposta corretta dovrebbe essere: DIPENDE!

Siccome siamo in tanti e diversissimi al mondo, personalmente credo sia impossibile trovare un’unica dieta adatta a tutti. Sarebbe opportuno riuscire a scovare, nel mare delle teorie più accreditate, quei principi generali che ci calzano addosso, per poi mantenerci elastici, cambiando la nostra dieta in funzione dei cambiamenti nostri e dell’ambiente che ci circonda – perché, ricordiamocelo sempre, la nostra unica certezza è il cambiamento!

Qualche domanda, giusto per lanciare alcune riflessioni a proposito di dieta

Che costituzione hai? Quanto e quale movimento fai? Quanti pasti fai in un giorno? Che tipo di aria respiri? Come mangi e come respiri? In che stagione ti trovi? Quali sono i prodotti della terra dove vivi? Che tipo di pensieri hai? Quali credenze e convinzioni hai? Quali emozioni emergono? Come e quanto ti riposi? Godi di perfetta salute o hai qualche problematica?

L’argomento è davvero complesso, entusiasmante ed anche controverso; pertanto, mi limiterò a toccare solo alcuni aspetti.

Quale ATTEGGIAMENTO MENTALE, quali CONVINZIONI ed EMOZIONI hai nei confronti del cibo in generale e mentre mangi?

Se credi che un alimento ti farà male, indubbiamente la mente e il corpo si attiveranno per rispondere a un pericolo e quell’alimento ti farà male davvero: lo digerirai a fatica o ti farà venire il mal di testa, indipendentemente dalla sua qualità e da come è stato cucinato.

Se sono vegana e credo fortemente nello stile di vita cruelty-free, non potrò mai mangiare una bistecca, anche se dovesse arrivare dal migliore allevamento biologico, se avesse una qualità insuperabile e se fosse stata cucinata con amore infinito. È questione di etica, andrebbe contro una mia radicata convinzione, attiverebbe emozioni di tristezza, rabbia, dispiacere, senso di colpa. Anche il semplice condividere il pasto con chi ha etica e convinzioni diverse dalla mia e azzanna con apparente indifferenza o scarsa consapevolezza la sua bistecca, potrebbe divenire motivo di forte stress.

Con stati di rabbia, ansia, paura, stress acidifichiamo il sangue: se imparo a conoscermi, devo evitare di scivolare in questi stati, altrimenti essere vegana potrebbe addirittura rivelarsi controproducente!

Viceversa, nonostante tutto quello che di negativo si dice sugli insaccati, io non posso rinunciare a qualche fetta di salame cremonese nostrano, che mi riporta con il pensiero a quando ero bambina: l’immagine e il profumo dei nostri salami appesi in cantina, del papà che, al ritorno dal lavoro, ci invitava a fare insieme la merenda, della mamma che tagliava spesse fette e le metteva nei soffiati… mi scalda il cuore ogni volta che ritrovo un sapore simile… Credo che questo non possa farmi che bene! Provo gratitudine immensa per l’animale che si è sacrificato per me e credo che anche questo sia bene.

La gioia, la gratitudine, i pensieri belli e positivi sono alcalinizzanti.

L’ideale sarebbe poter pensare:

IO POSSO MANGIARE TUTTO QUELLO CHE VOGLIO!

Darsi questa libertà e possibilità – di mangiare tutto ciò che voglio – apre alla scelta: se è vero che posso mangiare tutto quello che voglio, perché tutto può farmi bene, allora sono libera di scegliere la mia dieta senza rinunciare al gusto, che è altrettanto importante, perché quello che mangio, oltre a farmi bene, mi deve piacere!

Il cibo è RELAZIONE E CONDIVISIONE

Sarebbe importante stabilire una relazione con cosa verrà mangiato, perché diventerà parte di me, andrà a costruire parti del mio corpo fisico e mi porterà l’energia che mi serve per pensare e fare le mie attività.

Che pienezza se riuscissi ogni volta a prendermi tempo per immaginare il percorso che il cibo ha fatto per giungere nel mio piatto! Pensare ed esser grata a chi lo ha coltivato/allevato, raccolto/macellato, trasportato, acquistato, cucinato… e all’Essere – animale o vegetale – che ha sacrificato il suo corpo fisico per nutrire il mio. E ringraziare con gioia chiunque – conosciuto o sconosciuto – abbia dato il suo contributo, perché avere anche un solo pasto al giorno è una fortuna tutt’altro che scontata!

Il cibo è momento di condivisione: quante volte le famiglie si radunano attorno a una tavola imbandita, quante volte si fanno pranzi o cene di lavoro, quante volte il pasto è l’occasione per rivedersi dopo tanto tempo! Se la mia dieta fosse composta di proibizioni – fisiche, etiche o morali – questa condivisione ne verrebbe fortemente compromessa.

I PENSIERI

L’energia che tu introduci va a nutrire il tuo stato emotivo ed i tuoi pensieri; per questo un’alimentazione che dovrebbe garantire un tipo di nutrimento energetico più elevato e sottile (ad esempio vegana o fruttariana) non basta da sola ad assicurare pensieri e comportamenti “raffinati”, anzi può divenire il carburante migliore per pensieri ossessivi e per veicolare stati emotivi repressi. È sempre un’ottima cosa, pertanto, imparare a conoscersi a fondo e purificare mente e cuore con delle pratiche meditative, cosicché il carburante che introduciamo possa far funzionare nel miglior modo possibile tutta la nostra macchina e fare uscire il meglio di noi. Meditare, inoltre, ci rende più consapevoli anche nel momento dell’assunzione del cibo e predispone il nostro corpo a prendere dal cibo tutta la migliore energia disponibile.

Per la stesura di questo articolo, ho trovato ispirante questo video, nel quale il Dott.Giuseppe Cocca parla di veganismo ed illustra chiaramente perché il veganismo non è necessariamente sinonimo di salute, anche se può essere funzionale per la salute, oltre che costituire una scelta etico-morale consapevole. Interessanti anche le delucidazioni sullo stile di vita alcalino.

Altro spunto di riflessione sono le ipotesi della Naturopata Nutrizionista Francesca Forcella Cillo, rispetto alla nostra costituzione e allo stile di alimentazione e di vita più funzionali.

Tu cosa ne pensi? cosa manca, ora, alla tua dieta perché possa ritenersi “perfetta”?

Sto preparando un approfondimento sul respiro come forma di nutrimento: ritorna prossimamente sul sito o iscriviti alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti!