IL MAESTRO GIUSTO PER TE. 4 SPUNTI DI RIFLESSIONE

16 Apr 2017 | Yoga

IL MAESTRO GIUSTO PER TE. 4 SPUNTI DI RIFLESSIONE

da | Apr 16, 2017 | Yoga | 0 commenti

La Settimana Santa con i suoi rituali che ripercorrono i passi salienti della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo e alcune notizie che mi sono giunte all’orecchio, mi hanno indotto a fare alcune riflessioni su cosa dovrebbe essere un Maestro con la “M” maiuscola.

Nella “società liquida” di oggi, con i mezzi di comunicazione di cui disponiamo – con il dilagare dei cosiddetti “infoprodotti” da una parte ed il ritorno dell’interesse verso rituali e pratiche della divinazione, della superstizione e dell’esoterismo dall’altra – ognuno di noi si può “inventare” maestro di qualcosa. Ognuno può farlo in buona fede, per portare veramente il suo contributo in termini di preparazione, esperienza e competenza ma, nella massa, qualcuno potrebbe farlo senza le opportune competenze o con scopi non necessariamente elevati.

Di solito, quando cerco un Maestro è perché sto attraversando un periodo un po’ difficile, magari mi sento fragile, sento che gli strumenti che ho non mi bastano più e ho bisogno di trovare qualcuno che mi fornisca un nuovo punto di vista o mi insegni qualcosa di diverso.

Ma, attenzione: se sono in un momento di fragilità, rischio di essere più vulnerabile e devo sapere che possono esserci individui disposti ad approfittare di questo stato, a volte perché incoscienti, a volte per trarne qualche guadagno, a volte solo e semplicemente per sentirsi a loro volta utili e importanti.

1. INFORMARSI

Se decidi di affidarti agli insegnamenti, alle cure o alle tecniche di qualcuno, prova a informarti, parlando con persone che reputi attendibili e che ci hanno già avuto a che fare prima di te, per capire quale preparazione ha e come si comporta.

2. IL MAESTRO TI RENDE LIBERO ED AUTONOMO

Ricorda che il Maestro ti mette nelle condizioni di recuperare le tue risorse, di essere padrone di te stesso. Ti fornisce la spada con cui affrontare la tua battaglia nella vita ma non si sostituirà mai a te nel combattimento.

Ti fa visitare un bellissimo palazzo con una vista spettacolare (metafora di te stesso e dell’essere meraviglioso che sei), ti conduce a guardare con i tuoi stessi occhi la vista da ogni singola finestra (i punti di vista su ciò che stai vivendo e sulle infinite risorse che hai a disposizione), non si limita a raccontarti cosa vede lui dalle finestre chiedendoti di avere fede nelle sue parole.

Diffida di coloro che, per qualche ragione, cercano di tenerti legato e dipendente da loro.

3. ATTENZIONE AI FAMIGERATI “BLOCCHI”

Possono esserci persone, soprattutto per chi approccia la questione da un punto di vista energetico, che fanno la diagnosi dei chakra ed individuano dei blocchi, proponendo poi lo sblocco con diverse tecniche (manuali, con cristalli, con colori, con iil Reiki…).

Prima di fare qualsiasi cosa dovresti chiederti: perché si è formato quel bocco? Perché proprio ora? Perché proprio in quell’area?

Il nostro Essere è magnificamente intelligente, le cose non succedono a caso ed il blocco, anche se procura dolore o disagio, è assolutamente funzionale: richiama l’attenzione su qualcosa che non va bene e, in qualche modo, ti protegge; quindi non va rimosso come se nulla fosse senza aver prima fatto un percorso di consapevolizzazione, altrimenti rischi che si riformi in breve tempo oppure di non essere pronto a gestire l’energia che viene liberata.

È un po’ quello che accade con l’inconscio: se qualcosa ci finisce dentro c’è sicuramente una ragione e non è detto che sia sempre funzionale riportarlo alla luce.

Diffida soprattutto di chi ti dice che hai un blocco nel primo e secondo chakra (legati all’energia sessuale e agli organi genitali) e ti suggerisce uno sblocco manuale o fisico, perché potrebbe semplicemente voler approfittare di te!

4. “IO SONO MAESTRO DEL MIO CORPO, IO SONO MAESTRO DI ME STESSO!”

Questa è una delle affermazioni che vengono ripetute negli “Esercizi della Supercoscienza” della Tradizione di Yogananda.

La “maestria”, la consapevolezza su ciò che è davvero bene per te, è racchiusa già in te, devi solo togliere un po’ di polvere e fare un po’ di ordine per poterla ritrovare.

Non delegare completamente ad altri o alle circostanze il tuo benessere e la tua felicità; può essere saggio e sensato chiedere un aiuto in situazioni di crisi ma non può diventare un’abitudine.

Sarebbe troppo facile se ogni volta che sono in difficoltà arrivasse qualcuno a risolvermi i problemi senza che io faccia il minimo sforzo, non trovi?

 

Buona Pasqua e gioiosa Rinascita del Maestro che è già in te!